3 miti da sfatare
Anche nell'all'allestimento delle vetrine esistono false certezze, convinzioni errate o abitudini un tempo vincenti (ed oggi surclassate).
Di solito sono dure a morire, anche perchè non sempre è evidente l'errore: non è così palese come in matematica, dove "2 + 2 fa sempre 4".
Spesso queste "cattive abitudini" nascono da codici di comportamento positivi di qualche tempo fa, quando con un mercato diverso funzionavano bene: entrano nel nostro DNA comportamentale e non li mettiamo più in discussione.
I cambiamenti di mercato-gusti-tendenze di oggi si verificano -purtroppo- alla velocità della luce: dobbiamo rendercene conto ed accettarlo (se vogliamo continuare a ad essere operativi ognuno nel proprio settore).
In questa ottica possiamo identificare 3 miti da sfatare (ce sono molti...ma per ora questi bastano !).
1- ESPORRE MOLTA MERCE IN VETRINA, perchè così i clienti vedono che vendiamo tantissime belle cose e non possono NON ENTRARE.
C'è una base di verità, ma quando esgeriamo, il passante ha una sensazione di caos -assolutamente negativa- e non ricorda nulla !! Ricordiamoci che chi passa davanti alle nostre vetrine ha solo 2 secondi per memorizzare !!
Vedi anche: https://www.masierovetrine.com/news/2-secondi-per-comunicare-_.htm
2- NON METTO I PREZZI, COSI' ENTRANO PER CHIEDERLI.
Sbagliatissimo: siamo tutti così frenetici ed in costante ritardo, che il meccanismo che scatta non è la curiosità, ma piuttosto "se manca il prezzo significa che è molto costoso".
Oltretutto, salvo rare eccezioni, è obbligatorio per legge indicare i prezzi di tutta la merce esposta: corriamo perciò anche il rischio di contravvenzioni !
3- HO SEMPRE FATTO COSI', PERCHE DOVREI SEGUIRE LE MODE?
In effetti, a mio avviso, questa è la sitazione più pericolosa perchè di fatto blocca la nostra capacità di analizzare la nostra Azienda, capire come va, identificare i punti deboli (ed anche i punti di forza).
Questo self-check, oggi come oggi, deve essere affrontato molto spesso, mentre solo pochi anni fa si rendeva necessario ad intervalli più lunghi e -se vogliamo- più rilassanti.
E' assolutamente necessario perciò mettersi sempre in discussione (attenzione:non in depressione!), confrontarsi con i competitor, ammettere -magari a malinquore- se sono stati più bravi di noi e prendere tutto questo come uno stimolo a migliorarsi sempre
Quali sono i vostri miti da sfatare ??
Di solito sono dure a morire, anche perchè non sempre è evidente l'errore: non è così palese come in matematica, dove "2 + 2 fa sempre 4".
Spesso queste "cattive abitudini" nascono da codici di comportamento positivi di qualche tempo fa, quando con un mercato diverso funzionavano bene: entrano nel nostro DNA comportamentale e non li mettiamo più in discussione.
I cambiamenti di mercato-gusti-tendenze di oggi si verificano -purtroppo- alla velocità della luce: dobbiamo rendercene conto ed accettarlo (se vogliamo continuare a ad essere operativi ognuno nel proprio settore).
In questa ottica possiamo identificare 3 miti da sfatare (ce sono molti...ma per ora questi bastano !).
1- ESPORRE MOLTA MERCE IN VETRINA, perchè così i clienti vedono che vendiamo tantissime belle cose e non possono NON ENTRARE.
C'è una base di verità, ma quando esgeriamo, il passante ha una sensazione di caos -assolutamente negativa- e non ricorda nulla !! Ricordiamoci che chi passa davanti alle nostre vetrine ha solo 2 secondi per memorizzare !!
Vedi anche: https://www.masierovetrine.com/news/2-secondi-per-comunicare-_.htm
2- NON METTO I PREZZI, COSI' ENTRANO PER CHIEDERLI.
Sbagliatissimo: siamo tutti così frenetici ed in costante ritardo, che il meccanismo che scatta non è la curiosità, ma piuttosto "se manca il prezzo significa che è molto costoso".
Oltretutto, salvo rare eccezioni, è obbligatorio per legge indicare i prezzi di tutta la merce esposta: corriamo perciò anche il rischio di contravvenzioni !
3- HO SEMPRE FATTO COSI', PERCHE DOVREI SEGUIRE LE MODE?
In effetti, a mio avviso, questa è la sitazione più pericolosa perchè di fatto blocca la nostra capacità di analizzare la nostra Azienda, capire come va, identificare i punti deboli (ed anche i punti di forza).
Questo self-check, oggi come oggi, deve essere affrontato molto spesso, mentre solo pochi anni fa si rendeva necessario ad intervalli più lunghi e -se vogliamo- più rilassanti.
E' assolutamente necessario perciò mettersi sempre in discussione (attenzione:non in depressione!), confrontarsi con i competitor, ammettere -magari a malinquore- se sono stati più bravi di noi e prendere tutto questo come uno stimolo a migliorarsi sempre
Quali sono i vostri miti da sfatare ??