VISUAL SHOT #2 - VETRINA SENZA LA VETRINA
Vi parlo di una cosa strana, che è anche una contraddizione in termini: “come posso fare la vetrina senza avere una vetrina?”
Sembra assurdo. In realtà è una situazione molto comune, molto diffusa.
Immaginiamo non un negozio, ma un'attività o commerciale o di consulenza, che può essere un avvocato, un commercialista, che può essere un professionista in genere, una compagnia di assicurazioni, ecc.
Quello che dobbiamo pensare è di metterci nei panni di chi passa per la strada, di chi cerca quel tipo di servizio: o conosce già chi siamo, allora viene a colpo sicuro, ci ha già telefonato, ci ha già contattato o non sa chi siamo, passa e cosa vede?
Il muro, un vetro magari opacizzato e l'insegna con la dicitura di chi siamo e cosa facciamo: quella è la nostra vetrina, perché quelle sono le cose che danno delle sensazioni, positive o negative, al nostro ipotetico e probabile cliente.
Che cosa devo curare? La visibilità innanzitutto, ovviamente, poi lo stile. Quindi se io sono un professionista raffinato non posso fare una scritta con i neon coloratissimi, come se fossi una jeanseria o una discoteca. La dimensione della nostra insegna deve essere adeguata magari alle altre che sono su quel palazzo. Quindi se la media è di un certo tipo e dimensioni, non possiamo farla troppo diversa, perché è vero che ci noterebbero di più, ma forse ci sono delle regole, i colori che uso, i font che uso…
Se ad esempio io sono un Assicuratore, sono un Consulente o un Commercialista, non userò il gotico perché quello è uno stile che va bene per un Antiquario. Ma non userò neanche un corsivo tutto libero e sfarfallante perché devo "vendere" professionalità. Quindi i colori, la forma, il tipo di font devono essere adeguati a chi sono io, a che tipo di stile voglio comunicare, voglio far conoscere, voglio far trasparire al mio ipotetico pubblico.
Quindi?
Tornando a noi e concludendo questo brevissimo flash -che ovviamente non esaurisce le tipologie di soluzioni, ma serve solo come stimolo, come inizio di idee- queste piccole cose che abbiamo visto sono la nostra vetrina: l’insegna, il vetro, il muro che deve essere non scrostato, non brutto (Io facciamo ridipingere se è il caso) perché altrimenti trasmettiamo trasandatezza, poca qualità, poca serietà, tutto un insieme di cose negative.
QUESTA È LA NOSTRA VETRINA.
TUTTE QUESTE COSE RAPPRESENTANO LA NOSTRA VETRINA.
Ascolta il podcast su SPOTIFY: https://open.spotify.com/show/2auj8Pin9i2RIm3ib7IsCw
E se hai bisogno di una mano, non esitare a chiedere: la tua consulenza online di 30 minuti è gratis.
tel. 333 4959105
info@masierovetrine.com
Vi parlo di una cosa strana, che è anche una contraddizione in termini: “come posso fare la vetrina senza avere una vetrina?”
Sembra assurdo. In realtà è una situazione molto comune, molto diffusa.
Immaginiamo non un negozio, ma un'attività o commerciale o di consulenza, che può essere un avvocato, un commercialista, che può essere un professionista in genere, una compagnia di assicurazioni, ecc.
Quello che dobbiamo pensare è di metterci nei panni di chi passa per la strada, di chi cerca quel tipo di servizio: o conosce già chi siamo, allora viene a colpo sicuro, ci ha già telefonato, ci ha già contattato o non sa chi siamo, passa e cosa vede?
Il muro, un vetro magari opacizzato e l'insegna con la dicitura di chi siamo e cosa facciamo: quella è la nostra vetrina, perché quelle sono le cose che danno delle sensazioni, positive o negative, al nostro ipotetico e probabile cliente.
Che cosa devo curare? La visibilità innanzitutto, ovviamente, poi lo stile. Quindi se io sono un professionista raffinato non posso fare una scritta con i neon coloratissimi, come se fossi una jeanseria o una discoteca. La dimensione della nostra insegna deve essere adeguata magari alle altre che sono su quel palazzo. Quindi se la media è di un certo tipo e dimensioni, non possiamo farla troppo diversa, perché è vero che ci noterebbero di più, ma forse ci sono delle regole, i colori che uso, i font che uso…
Se ad esempio io sono un Assicuratore, sono un Consulente o un Commercialista, non userò il gotico perché quello è uno stile che va bene per un Antiquario. Ma non userò neanche un corsivo tutto libero e sfarfallante perché devo "vendere" professionalità. Quindi i colori, la forma, il tipo di font devono essere adeguati a chi sono io, a che tipo di stile voglio comunicare, voglio far conoscere, voglio far trasparire al mio ipotetico pubblico.
Quindi?
Tornando a noi e concludendo questo brevissimo flash -che ovviamente non esaurisce le tipologie di soluzioni, ma serve solo come stimolo, come inizio di idee- queste piccole cose che abbiamo visto sono la nostra vetrina: l’insegna, il vetro, il muro che deve essere non scrostato, non brutto (Io facciamo ridipingere se è il caso) perché altrimenti trasmettiamo trasandatezza, poca qualità, poca serietà, tutto un insieme di cose negative.
QUESTA È LA NOSTRA VETRINA.
TUTTE QUESTE COSE RAPPRESENTANO LA NOSTRA VETRINA.
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